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    Studio Biogem sviluppa nuovo algoritmo per studiare i tumori

    È di Antonio De Falco, ricercatore nel laboratorio di Bioinformatica del centro di ricerca irpino, la prima firma di una ricerca, appena pubblicata dalla rivista internazionale ‘Nature Communications’, sulla caratterizzazione della composizione del microambiente tumorale e sullo studio dell'eterogeneità tumorale ad alta risoluzione.

    Nell’articolo si descrive, in particolare, un nuovo algoritmo, Single CEll Variational Aneuploidy aNalysis (SCEVAN), sviluppato per ottimizzare la deconvoluzione della struttura subclonale del tumore, a partire da dati RNA-seq a singola cellula. ‘’Tale algoritmo – chiarisce Antonio De Falco - permette automaticamente di riconoscere le cellule non maligne del microambiente tumorale ed è in grado di classificare le alterazioni genomiche per ciascuna cellula’’. ‘’In pratica – continua De Falco – in seguito alla separazione delle cellule non maligne del microambiente tumorale da quelle maligne, l'algoritmo ricava automaticamente il profilo del numero di copie delle cellule maligne, identifica le strutture sub-clonali e analizza le alterazioni e le caratteristiche specifiche di ciascuna sottopopolazione’’.

    I ricercatori dell’Istituto irpino hanno applicato l’algoritmo a 106 campioni tumorali, per un totale di oltre 90mila cellule, in modo da poter studiare i processi di evoluzione e diffusione dei tumori celebrali, con un’altissima risoluzione. L’algoritmo, applicabile a tutti i tipi di tumore e già utilizzato da diversi laboratori in ambito internazionale, ha quindi permesso di scoprire le alterazioni specifiche acquisite dalle cellule alla periferia del tumore.

    ‘’L’eterogeneità tumorale, cioè l’insieme delle differenze fra i vari tipi di cellula tumorale e le interazioni fra le cellule maligne e quelle circostanti (chiamate microambiente) è alla base della resistenza alle terapie e spesso induce la re-insorgenza del tumore’’. A spiegarlo è il professore Michele Ceccarelli, responsabile del laboratorio di Bioinformatica e vice-direttore scientifico di Biogem, secondo il quale – ‘’i risultati ottenuti dimostrano che l’algoritmo SCEVAN rappresenta uno strumento valido e veloce per studiare l'eterogeneità intratumorale e l'evoluzione clonale del cancro, e il nostro metodo permette di analizzare, in modo rapido ed uniforme, una quantità elevata di campioni con alta accuratezza’’.
    ‘’Un aspetto fondamentale – assicura infine Ceccarelli – soprattutto nell’ambito dei Big Data, caratterizzato da un incremento esponenziale di dati da analizzare’’.
    È possibile leggere l’articolo al seguente indirizzo: https://t.co/lH6gnUp6df

     

    Ettore Zecchino

    Biogem presenta ‘Il Mio Neutrino’ di Antonio Ereditato

    Parte quasi alla velocità della luce e all’insegna della fisica delle particelle, l’edizione 2023 delle ‘Due Culture’ di Biogem, giunta al suo quindicesimo anno di vita e ormai stabilmente concepita come una manifestazione spalmata su tutte le quattro stagioni. ‘Il Mio Neutrino’, di Antonio Ereditato, oltre ad essere l’ultima pubblicazione della collana ‘Le 2ue culture’ della Fondazione Biogem (editore Rubbettino), è infatti una bellissima cavalcata nei sentieri percorsi a velocità elevatissime dai neutrini. Una velocità che l’esperimento OPERA, diretto, oltre un decennio fa, dal professore Ereditato, presso il CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire) di Ginevra, sembrava fissare più in alto di quella della luce (circa 300mila chilometri al secondo). Violando, così, un limite considerato perentoriamente insuperabile da Albert Einstein e, comunque, percepito come un caposaldo della fisica contemporanea.

    Il libro di Ereditato è quindi, in buona parte, un’appassionata ricostruzione e una convinta difesa del progetto OPERA, sconfessato nel suo risultato più eclatante, ma strenuamente difeso per la rilevanza scientifica di tanti altri frutti da esso scaturiti. E, al tempo stesso, per la conferma offerta, su larga scala, dell’assoluta validità del metodo scientifico, nella circostanza applicato scrupolosamente dagli stessi protagonisti, capaci di risalire all’origine dell’errore sperimentale che aveva tenuto con il fiato sospeso il mondo intero.
    Il convegno, anticipato di un giorno rispetto al programma originario, è in programma nel pomeriggio del prossimo 2 marzo, incastonato in una tre giorni seminariale sui rapporti tra fisica e biologia, coordinati dalla professoressa Paola Scampoli.
    Introdotto dal Presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, l’autore, costantemente protagonista del meeting le ‘Due Culture’ fin quasi dalle sue origini, ne discuterà con la giornalista scientifica e scrittrice, Cristiana Pulcinelli, aprendosi, successivamente, al confronto con il pubblico in sala.

     

    Ettore Zecchino

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    UIIP-Biogem partecipa al Recruiting Day dell’Università Parthenope

    L’evento, organizzato dal Dipartimento Studi Aziendali dell’Ateneo napoletano, è in programma giovedì 23 febbraio, a Napoli, e coinvolgerà 25 grandi aziende.  Tra i primi ad intervenire, alle 10:30 del mattino, Andrea Di Maso e Antonella Saporito, rispettivamente Coordinatore e Project Management Office di UIIP, i quali illustreranno le opportunità di formazione e lavoro offerte dal Programma UIIP Biogem.
    ‘’Punteremo – afferma Di Maso - sulle peculiarità di tale progetto formativo, che vede nell'elemento della residenzialità e nel training intensivo, un suo riconosciuto "marchio di fabbrica". ‘’Un’opportunità – gli fa eco Antonella Saporito – resa possibile grazie anche alle strutture messe a disposizione da Biogem per l'erogazione dei corsi e per la residenzialità stessa (in primis la residenza dello studente)’’.
    ‘’Tutti i presenti – assicura infine la dottoressa Saporito - potranno chiedere delucidazioni sul Programma UIIP, per poi, eventualmente, inserire il proprio CV nella nostra banca dati ed essere quindi informati dei futuri bandi/iniziative’’.

     

    Ettore Zecchino

    Una tre giorni sui rapporti tra fisica e biologia apre le ‘Due Culture’ 2023 di Biogem

    Sarà la professoressa Paola Scampoli, dell’Università Federico II di Napoli e dell’Università di Berna, la relatrice principale di un ciclo di incontri incentrati sul ruolo imprescindibile esercitato dalla fisica nelle scienze della vita, in programma a Biogem, dall’1 al 3 marzo prossimi, dalle 9:00 alle 13:00, con approfondimento pomeridiano. I seminari si propongono, in particolare, di spiegare perché le scienze della vita hanno bisogno della fisica, molto al di là dell’ordinario rapporto tra discipline scientifiche più o meno omogenee. Alla base delle lezioni tenute dalla professoressa Scampoli, forte di una lunga esperienza di ricerca e didattica, ci sarà il classico interrogativo generico sul ruolo della fisica nelle nostre vite. Seguirà un focus sul metodo scientifico nelle scienze della vita, attraverso il quale si avrà accesso al corpo umano e alle sue patologie, visti attraverso gli occhi indagatori della fisica, anche e non solo, alla ricerca di nuove cure.

    ‘’La cosiddetta fisica di base – anticipa la professoressa Scampoli - è a volte tacciata di essere inadatta ai fini della formazione dei nostri futuri biologi, medici, biotecnologi ed è certamente spesso percepita come inutile. In questo breve corso cercheremo di guardare le scienze della vita dalla prospettiva della fisica e chissà che non si scopra che la fisica è certo bella, ma anche utile’’.
    La full immersion di Biogem nel mondo della fisica includerà, il pomeriggio del 2 marzo, la presentazione del libro ‘Il Mio Neutrino’, scritto da un altro top scientist, il professore Antonio Ereditato, e ultima pubblicazione per la collana ‘Le 2ue Culture’ della Fondazione Biogem. Al convegno parteciperà l’autore stesso, che dialogherà con la giornalista e scrittrice Cristiana Pulcinelli e con il pubblico in sala.

    Sarà quindi un incontro ravvicinato tra fisica e biologia ad alzare il sipario sul percorso delle ‘Due Culture’ 2023 di Biogem, che, dopo alcune tappe intermedie, vivrà, come di consueto, il suo momento clou con il meeting settembrino (quest’anno in programma dal 6 al 9), con tema principale ‘Il mondo verde’.

     

    Ettore Zecchino

                                                                                                                       

     

    Eva Gonzalez Suarez illustra a Biogem i risultati dei suoi studi sul cancro al seno

    Sarà incentrato sull’identificazione dei nuovi bersagli per il trattamento del cancro al seno e sulla comprensione dei meccanismi di resistenza ai farmaci attuali, l’intervento di Eva Gonzalez Suarez, leader del laboratorio di Trasformazione e Metastasi presso il Centro Nazionale Spagnolo di Ricerca sul Cancro (CNIO). L’incontro, in programma a Biogem, il prossimo 24 febbraio, alle ore 12:00, e fruibile, in lingua inglese, in videoconferenza al link https://meet.goto.com/517102693, verterà, in particolare, sulla dimostrazione del ruolo chiave svolto dalla via di segnalazione RANK nell’omeostasi epiteliale mammaria, nel cancro al seno e nell’immunologia dei tumori. Un ambito della ricerca che ha visto protagonista proprio la dottoressa spagnola, in grado, con il suo gruppo di studio madrileno, di spaziare dalla ricerca di base a quella clinica.
    Il team di Eva Gonzalez Suarez, grazie a un’ampia raccolta di campioni derivati da carcinoma mammario, ha infatti saputo offrire un contributo rilevante nell’identificazione dei meccanismi di chemioresistenza nel carcinoma mammario triplo negativo, supportando l’uso di inibitori RANKL (come il Denosumab) per la prevenzione e il trattamento del cancro al seno, grazie alla loro attività antitumorale e immunomodulante.

     

    Ettore Zecchino

    Biogem Eva Suarez Gonzales

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