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    Seminario a Biogem per una ricercatrice irpina acclamata in Svezia

    L’avellinese Rossella Crescitelli, professore associato presso l’Università di Goteborg e fresca beneficiaria di un finanziamento quadriennale dal Consiglio svedese delle ricerche per i suoi studi sul ruolo delle vescicole extracellulari nel microambiente tumorale, torna nella sua Irpinia e tiene una conferenza a Biogem. Il seminario, introdotto dal direttore scientifico Giovambattista Capasso, è in programma lunedì 29 luglio alle 12:00, nell’Aula Magna dell’Istituto arianese. Nel corso del suo intervento, previsto in lingua inglese per la cospicua presenza di ricercatori stranieri, ma comunque aperto al pubblico, la professoressa Crescitelli si soffermerà sul ruolo fondamentale svolto nel microambiente del cancro da queste nanoparticelle a doppio strato lipidico, capaci di influenzare la migrazione delle cellule tumorali, l’angiogenesi e la loro sopravvivenza.
    ‘’Le vescicole extracellulari isolate da vari tipi di tumori – anticipa la professoressa Crescitelli - hanno mostrato un potenziale diagnostico significativo come biomarcatori, ma la conoscenza attuale delle vescicole extracellulari in vivo è limitata poiché gli studi svolti si basano principalmente su modelli di linee cellulari’’. ‘’Nel corso del seminario – aggiunge Rossella Crescitelli – mostrerò come, utilizzando la tomografia elettronica a trasmissione, abbiamo analizzato i tessuti epatici metastatici e normali, esplorando il potenziale utilizzo delle vescicole derivate da melanomi nell’immunoterapia’’.

    Ettore Zecchino

     

    Crescitelli

    Sei giovani artisti protagonisti alla prima master class di Biogem Musica

    L’appendice didattica della stagione musicale ideata da Nazzareno Carusi ha visto impegnato per cinque giorni lo stesso maestro abruzzese, come docente di eccezione in ambito pianistico e cameristico. Sei i giovani selezionati (tutti al di sotto dei 29 anni), su 19 curricula ricevuti, quasi tutti già vincitori di prestigiosi concorsi nazionali ed internazionali. Come il pianista spoletino Edoardo Riganti Fulginei e i suoi ‘colleghi’ di strumento Pietro Fresa, bolognese, e Antonio Gomena, di Ariano Irpino. Insieme a loro, in corsi volutamente interdisciplinari, hanno seguito, per circa sei ore giornaliere, le lezioni del maestro Carusi anche il chitarrista bresciano Giovanni Noventa e due cantanti, il soprano georgiano Elene Sanadze e il tenore campano Andrea Calce, di Sessa Aurunca.
    Gli studenti hanno frequentato gratuitamente le lezioni (una rarità per attività di questo tipo) e hanno ricevuto una completa ospitalità da parte di Biogem che, per volontà del suo presidente, Ortensio Zecchino, ha inteso accostare alla stagione concertistica un appuntamento di questa valenza accademica. La master class, ideata e condotta dal maestro Carusi, è quindi destinata a diventare stabile in Biogem, confermando la vocazione per lo studio e la ricerca dell’Istituto irpino, calati nel vasto mondo delle ‘2ue culture’.

    In foto: il maestro Nazzareno Carusi (copyright Giusi Lorelli, Genova).

     

    Ettore Zecchino

    Fondazione Biogem presenta biblioteca di circa 18mila volumi

    L’evento è in programma lunedì 15 luglio, a partire dalle 17:30, nel giorno del diciottesimo compleanno del centro di ricerca irpino. Un ingresso nell’età adulta festeggiato con lo storico Aldo Schiavone, chiamato a presentare il suo ‘Cleopatra. Una donna’ e con un concerto del Premio Paganini Giuseppe Gibboni, in duo con il pianista Fabio Silvestro. Protagonista principale della serata sarà la biblioteca della Fondazione Biogem, istituita il 30 novembre del 2022 e collegata, in data 19 dicembre 2022, al Servizio Bibliotecario Nazionale, tramite adesione al Polo SBN CAM, rete di cooperazione bibliotecaria coordinata dalla Regione Campania. La biblioteca, da quel momento già attiva, sarà presentata alla comunità dal suo ‘ideatore’, il presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, con i suoi 260 metri quadrati per i servizi al pubblico e con i suoi circa 18mila volumi (di cui quasi 9mila catalogati in SBN). Tra questi, un incunabolo ovidiano e un’ottantina di cinquecentine (non poche in ottimo stato di conservazione) provenienti dal Fondo Mazza, ma anche numerose riviste e pubblicazioni scientifiche, donate a Biogem dai suoi illustri ospiti e da tante università e centri di ricerca sparsi nel mondo. Senza trascurare l’apporto significativo di altri lasciti (Centro Europeo di Studi Normanni, Cuozzo, Gaglianò, Grasso, Minichiello, Muollo, Puorro, Serluca e Zecchino) e la sezione di spartiti, libri, manoscritti e dischi del maestro Nazzareno Carusi. Volumi consultabili dal pubblico tutti i giorni (previo appuntamento), dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00. Una collezione che registra, peraltro, sempre nuove ‘dichiarazioni d’intenti’ dall’ampio mondo della cultura che gravita intorno all’Istituto arianese.

    Quello della biblioteca sarà, inoltre, un debutto nell’annunciata veste di location privilegiata per la presentazione di libri e toccherà al professore Aldo Schiavone, cattedratico di fama e storico tra i più letti in patria e tra i più tradotti all’estero, ‘rompere il ghiaccio’ con il suo ‘Cleopatra. Una donna’ (Einaudi), apprezzatissimo saggio sulla più celebrata, ma, in fondo, non molto conosciuta, regina egizia. La serata, che prevede anche momenti conviviali nell’amplia area verde dell’Istituto, offrirà, infine, un concerto dell’ultimo Premio Paganini italiano, il salernitano Giuseppe Gibboni. Il giovane violinista, invitato dal maestro Nazzareno Carusi, darà nuovo slancio a ‘Biogem Musica’, manifestazione ideata e diretta dallo stesso Carusi, inaugurata lo scorso 10 ottobre dalla pianista Beatrice Rana e in corso di svolgimento, fino a settembre.

     

    Ettore Zecchino

    Ricercatore di Biogem premiato dall’Accademia Ercolanese

    Il riconoscimento, consegnato dal presidente dell’ente Aniello De Rosa, nell’ambito della sedicesima edizione del Premio Euromeditteraneo, svoltasi nei giorni scorsi presso la Reggia di Portici, è andato a Luciano D’Apolito, per la sua tesi di dottorato in Scienze mediche, cliniche e sperimentali presso l’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ (‘A new in vivo multiphoton microscopy based approach to study the peritoneal membrane changes induced by peritoneal dialysis’). Lo studio, condotto in larga parte presso il Laboratorio di Nefrologia Traslazionale di Biogem, ad Ariano Irpino, dove opera il giovane ricercatore premiato, ha preso le mosse dalla creazione di un modello animale di dialisi peritoneale e ha potuto sfruttare le notevoli potenzialità del microscopio multi-fotone, uno dei fiori all’occhiello tecnologici dell’Istituto irpino. Il metodo proposto da Luciano D’Apolito permette, in particolare, di studiare ‘in vivo’ (cioè direttamente sull’animale anestetizzato) la fisiologia della membrana peritoneale in organismi modello (topi e ratti) osservati nel corso del trattamento dialitico.
    ‘’Il protocollo sperimentale sviluppato – sottolinea D’Apolito - ha il potenziale per un approccio, sempre ‘in vivo’, dinamico e affidabile per la validazione di soluzioni composte da antiossidanti naturali o da agenti osmotici alternativi al glucosio’’. ‘’Quest’ultimo – evidenzia il ricercatore di Biogem - a lungo andare, tende infatti ad usurare la membrana peritoneale, determinando un potenziale deficit delle capacità di filtrazione del sangue’’.
    Tale progettualità, alla base della tesi di dottorato del ricercatore di Rocca San Felice (AV), aveva già favorito l’instaurarsi di diverse collaborazioni scientifiche e l’ottenimento di un finanziamento nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), relativo a una innovativa piattaforma per la terapia domiciliare della dialisi peritoneale. Sempre da questo approccio sono derivati a D’Apolito recenti riconoscimenti nei più importanti congressi di nefrologia a livello europeo (European Renal Association Congress, EuroPD Congress) ed internazionale (American Society of Nephrology Kidney week Congress).

    Il Premio Euromediterraneo viene annualmente assegnato a una delle personalità illustri d’Italia e quest’anno la scelta della plurisecolare Accademia Ercolanese, presieduta da Aniello De Rosa, è caduta sul Rettore dell’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’, Matteo Lorito, premiato dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, suo predecessore alla guida dell’ateneo partenopeo.

     

    Ettore Zecchino

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