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    Convegno sul conflitto in Terra Santa alle Due Culture di Biogem

    L’incontro è in programma lunedì 4 dicembre alle ore 16:00, nell’Aula Magna ‘Emanuele’ di Biogem e sarà introdotto dal presidente dell’Istituto irpino, Ortensio Zecchino. Il coordinamento dei lavori toccherà all’ambasciatore Cosimo Risi, sempre più protagonista alle ‘Due Culture’ di Biogem, che intervisterà il suo collega Giovanni Brauzzi, già ambasciatore d’Italia in Giordania e il professore Francesco Buonomenna, docente di diritto internazionale all’Università di Salerno.
    Al centro della tavola rotonda, il ritorno della guerra in Terra Santa, epilogo tragico di 75 anni di conflitti fra Arabi e Israeliani, dalla creazione dello Stato d’Israele al 2023. Un evento che, secondo molti esperti, potrebbe evolvere in conflitto regionale e oltre.
    ‘’Gli Accordi di Oslo dei primi Novanta – fa notare l’ambasciatore Risi - avrebbero dovuto portare alla pacificazione fra le parti, con la formula due Popoli-due Stati, che, a distanza di trenta anni continua, invece, ad essere lettera morta’’. ‘’La guerra fra Hamas e Israele, fra un’organizzazione terroristica ed uno Stato – continua Risi - ha già provocato migliaia di vittime e decine di migliaia di sfollati. Gaza, l’area del pianeta a più alta densità demografica e fra quelle a più basso reddito, si sta spopolando e a poco servono gli appelli alle pause umanitarie, mentre Hamas continua a tessere la sua rete mediatica, contando sul racconto fuorviante dei fatti’’.

    ‘’A Biogem – sottolinea infine lo stesso Risi - cerchiamo di capire cosa accade e cosa potrebbe accadere, discernendo i fatti dalle false rappresentazioni, interpellando un diplomatico che ha operato sul campo e un accademico che studia i profili del diritto internazionale’’.
    Nel dettaglio, l’ambasciatore Giovanni Brauzzi risponderà sulla geo-politica del Medio Oriente, mentre il professore Francesco Buonomenna parlerà di diritto bellico e diritto internazionale umanitario.
    I due esperti, incalzati dall’ambasciatore Risi, parteciperanno, successivamente, a un dibattito con il pubblico in sala.

    ‘’Incontri come questo – sostiene il presidente di Biogem, Ortensio Zecchino – confermano la vocazione del nostro Istituto all’approfondimento delle questioni di scottante attualità, in un mondo sempre più complesso’’. ‘’Un mondo – sottolinea infine Zecchino – che Biogem prova a studiare e a comprendere, ben oltre gli orizzonti, pur vasti, delle scienze biomediche’’.

     

    Ettore Zecchino

    Biogem Palestina

    Biogem protagonista al primo convegno internazionale rene-cervello

    L’evento, organizzato e coordinato dal direttore scientifico dell’Istituto irpino, nonché ordinario di Nefrologia presso l’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, Giovambattista Capasso, è in programma a Napoli il 23 e 24 novembre, presso il Centro Congressi di Via Partenope. Il meeting coinvolgerà una cinquantina di studiosi, provenienti da diversi Paesi e appartenenti a molte discipline, nel rispetto dell’internazionalità e interdisciplinarità che caratterizza i convegni dedicati ad argomenti di punta nel campo medico. L’evento, co-organizzato con Fondazione Internazionale Menarini, ha ricevuto il patrocinio morale della Società Europea di Nefrologia, delle Società Italiane di Nefrologia e Neurologia, e del gruppo di ricerca europeo CONNECT. Quest’ultimo, grazie ad un finanziamento europeo da parte di HORIZON  2020, ha l’obiettivo di creare un network internazionale che si interessi del declino cognitivo nei pazienti nefropatici. Numerosi studi dimostrano, infatti, che i pazienti affetti da malattie renali hanno una maggiore compromissione delle capacità cognitive rispetto al resto della popolazione. 

    ‘’La patogenesi della disfunzione cervello-rene – anticipa il professore Capasso – è rimasta per lungo tempo sfuggente’’ e solo in questi ultimi tempi ‘’stiamo cominciando a diradare la nebbia cerebrale grazie all’ausilio di nuove tecnologie di immagini che hanno “aperto” la scatola cranica e che ci permettono di “vedere” non solo l’anatomia del tessuto cerebrale, ma anche la “funzione” di specifici neuroni. Sono stati inoltre approntati nuovi test neuropsicologici per valutare i vari sottodomini della capacità cognitiva”. ‘’I dati provenienti da modelli animali e cellulari – precisa Capasso – hanno rivelato diversi meccanismi molecolari coinvolti, aprendo la strada per potenziali interventi futuri.  Abbiamo, ad esempio, scoperto che l’emodialisi, attualmente la forma di terapia più utilizzata per l’insufficienza renale avanzata, purtroppo non migliora la disfunzione cognitiva di questi pazienti. ‘’Lo studio dell’interazione cervello-rene – scommette infine lo stesso Capasso – potrebbe rivelarsi importante anche per la comprensione dei meccanismi alla base di molte altre malattie neurologiche’’.

    Nel corso del convegno i numerosi giovani ricercatori presenti potranno interagire con un prestigioso e poliedrico consesso, costituito da neurologi, nefrologi, neuroscienziati, epidemiologi, fisiologi renali, geriatri, esperti in medicina rigenerativa, medicina di precisione, imaging e diagnostica. Un approccio non nuovo per Biogem e per il suo Laboratorio di Nefrologia Traslazionale, in questa sede rappresentato dal suo Responsabile, Francesco Trepiccione, anche docente all’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’.

    A completare la presenza di Biogem e ad ampliare ulteriormente la natura interdisciplinare dell’evento, si segnalano, infine, i saluti istituzionali del presidente Ortensio Zecchino e una sessione dedicata alle implicazioni normative e filosofiche della disfunzione rene-cervello. A quest’ultima parteciperà, tra gli altri, il dottore Michele Farisco, Responsabile dell’area di ricerca Scienza e Società di Biogem, già in prima linea nei vari incontri del Progetto internazionale CONNECT e autore di diversi studi sul tema, pubblicati da altrettante riviste internazionali.

     

    Ettore Zecchino

     

    biogem meeting

     

     

    Andrea Oliva suonerà al secondo appuntamento di Biogem Musica

    Sarà il flauto lo strumento protagonista della serata organizzata dall’Istituto irpino, domenica 19 novembre, alle ore 18:00, nell’ambito della stagione 2023-2024 di Biogem Musica. La rassegna, ideata e diretta da Nazzareno Carusi, nel solco e nel ricordo di Paolo Isotta, dopo lo straordinario concerto inaugurale tenuto dalla pianista Beatrice Rana, si apre alle melodie di uno strumento dal cuore antico, ma dalle sonorità moderne, come il flauto, di cui il modenese Andrea Oliva è considerato uno dei più grandi interpreti in ambito europeo. Il flautista emiliano sarà accompagnato dalla pianista Akanè Makita, sua collega all’Accademia di Santa Cecilia e vincitrice di una decina di premi in altrettanti concorsi internazionali. I due musicisti suoneranno opere di Camille Saint Saens (Romance op 37), di Sergej Prokofiev (Sonata op 94), di Claude Paul Taffanel (Fantasia sulla ‘Francesca da Rimini’) e di Gaetano Donizetti (Sonata). Definito da Sir James Galway ‘’uno dei migliori flautisti della sua generazione’’, Andrea Oliva, insieme ad Akanè Makita, sarà presentato al pubblico dal direttore artistico di Biogem Musica, Nazzareno Carusi, che introdurrà all’ascolto dei brani scelti e a una maggiore conoscenza dei loro autori.

     

    Ettore Zecchino

     

    BIOGEM Andrea OLIVA

    Premio Ravece 2023 assegnato a Biogem

    Il riconoscimento, collegato al Progetto Regionale ‘Il solco di San Michele’ – POC 2023, è assegnato dal Comune e dalla Pro Loco di Castel Baronia (Av), ed è riservato ad istituti, imprese e cittadini irpini, distintisi nell’ambito della cultura, della ricerca, dello sport, dell’imprenditoria, dell’enogastronomia. La cerimonia di ritiro del premio si svolgerà nel Chiostro Francescano annesso al Palazzo Comunale di Castel Baronia, alle ore 17,30 di sabato 18 novembre, nell’ambito di una serata presentata dal noto conduttore irpino Enzo Costanza.  

    "La Ravece" – sottolinea il presidente della Pro Loco Castel Baronia, Enzo Mazzeo – è stata introdotta in Irpinia dai frati virginiani ed ebbe origine proprio in questo lembo di Terra, nel tardo Medioevo, precisamente nel convento di S. Giovanni della Valle di Castel Baronia’’. ‘’E il Premio Ravece – spiega lo stesso Mazzeo – ha inteso accostare la personalità, il vigore, l’eccellenza di questa pianta autoctona, unica D.O.P olivicola irpina, a personalità ed enti che danno lustro a questa terra’’.

    Alla cerimonia di premiazione sarà presente il direttore amministrativo di Biogem, Tullio Bongo, che, rimarcando l’impegno costante del centro di ricerca irpino nella valorizzazione delle ricchezze del territorio, ricorda la genotipizzazione delle piante di ravece, realizzata nei laboratori arianesi. ‘’Nel nostro Istituto – annuncia Bongo - sono in corso diverse ricerche sia sulle foglie sia sul frutto della ravece, per l’estrazione di principi attivi curativi e/o destinati a un ampio utilizzo nell’ambito della cosmetica’’. ‘’Un premio – chiosa il dottore Bongo – che ci rende particolarmente fieri e che ci spinge ad insistere nelle politiche green fino ad ora attuate, grazie alle quali il nostro Istituto, un tempo parte di una landa desolata, è ora immerso nel verde, circondato proprio da oltre 800 piante di ulivo’’.

    Il Premio Ravece, giunto alla sua terza edizione, è stato assegnato, quest’anno, anche al dirigente della Scuola Enologica di Avellino, Pietro Caterini, e al direttore del Giornale Radio Rai, Francesco Pionati, due irpini che – dichiara il sindaco di Castel Baronia, Felice Martone – ‘’insieme a un Istituto all’avanguardia come Biogem, sono stati capaci di dare lustro alla nostra provincia nei settori, rispettivamente, dell’enologia e del giornalismo’’.

     

    Ettore Zecchino

    COMUNE DI CASTEL BARONIA PREMIO RAVECE 2023

    Il neonato ‘’al centro del futuro’’ in una serata Biogem-Rotary

    Le novità emerse dagli studi più recenti in neonatologia e i più moderni approcci di cura per i nati prematuri saranno al centro di un pomeriggio ideato dal Presidente del Rotary Club Avellino Est Centenario, Nicola Grasso, nell’ambito della Giornata Mondiale della Prematurità. L’iniziativa, in programma venerdì 17 novembre, alle 17:30, nella sede di Biogem, ad Ariano Irpino, potrà contare sulla partecipazione, come relatori, del professore Luigi Orfeo, presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN), e del direttore scientifico di Biogem, Giovambattista Capasso, qui nella veste di esperto in malattie renali rare. Il convegno, presenziato dalle più alte cariche del Rotary Club Avellino Est Centenario, sarà moderato dalla dottoressa Lidia Grappone, neonatologa dell’Ospedale San Pio da Pietrelcina di Benevento. Nel corso del pomeriggio, ampio spazio sarà dato alle testimonianze dei genitori, che evidenzieranno la frequente corrispondenza tra gesti semplici e grandi risultati nel percorso di crescita dei prematuri, con un focus sul ruolo della musica come importante ausilio terapeutico. Proprio l’arte di Euterpe, a Biogem di casa, accompagnerà, con numerosi intermezzi di strumenti solisti e con la Corale Polifonica di Grottaminarda, le varie sessioni del convegno.

     

    Ettore Zecchino

    lacampania si illumina

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