Laboratorio di Colture Cellulari
Responsabile: Dott. Mario B. Guglielmi
Il laboratorio gestisce la banca cellule del CdS e le attività associate. Si occupa di studi in vitro in ambito sia BPL che non BPL. Gli studi BPL sono focalizzati su saggi di biocompatibilità medical device mentre le attività di Drug Discovery e ADME caratterizzano quelli non BPL.
Gli studi di biocompatibilità in vitro relativi a dispositivi medici e altri materiali e sostanze vengono svolti al fine di stabilire, in accordo alla norma ISO 10993 (Biological Evaluation of Medical Devices), la potenziale tossicità di dispositivi medici e altri materiali e sostanze a contatto con cellule, tessuti, o fluidi corporei, simulando le interazioni tra il materiale utilizzato e i tessuti del paziente l’interazione tra il dispositivo stesso e cellule, tessuti, o fluidi corporei.
In questo ambito rientrano :
Test in vitro condotti al fine di acquisire, mediante test specifici (es. NRU e MTT), informazioni preliminari sulla tossicità generale del dispositivo, materiali e sostanze chimiche e determinare gli eventuali danni biologici provocati dalle sostanze da esso rilasciate tramite l’osservazione degli effetti che queste producono su cellule di mammifero.
- Test di genotossicità (Mouse Lymphoma, Micronucleo)
Normativa UNI EN ISO 10993-3: Tests for genotoxicity, carcinogenicity and reproductive toxicity
Test in vitro di mutazione genica su cellule di mammifero, ampiamente utilizzato per determinare il potenziale genotossico di una sostanza, utilizzato nello screening di nuove molecole, in particolare nuovi farmaci candidati e dispositivi medici.
Test in vitro e in vivo condotti per la determinazione dell’attività irritante e/o corrosiva acuta di una sostanza chimica mediante la valutazione dell’effetto citotossico su modelli RhE (Reconstructed Human Epidermis) di epidermide umana ricostruita (RhE) o della risposta infiammatoria locale ad applicazioni singole o ripetute della sostanza in studio a livello cutaneo.
Il test permette di identificare il potenziale fototossico in vitro di una sostanza chimica attivata dall'esposizione alla luce. Il test prevede l’utilizzo di fibroblasti murini 3T3 e si basa sul confronto della citotossicità di una sostanza chimica in presenza e in assenza di esposizione di una dose non citotossica di luce solare simulata. Le sostanze chimiche identificate come positive da tale saggio possono risultare fototossiche in vivo dopo applicazione topica o sistemica su pelle e/o occhi.
La disponibilità di diversi modelli cellulari e la possibilità di scegliere quello più idoneo, rende il loro utilizzo conveniente, riproducibile ed economico per determinare attività biologica e profilo tossicologico di molecole e prodotti biologici in vitro. Sulla base di specifiche esigenze sperimentali, è possibile richiedere:
I test in vitro cellulari e le piattaforme di screening consentono di caratterizzare rapidamente il composto in esame in termini di meccanismo d'azione, citotossicità e ADME. L’attività di drud discovery consiste nello studio dell’effetto citotossico, anti-proliferativo, pro-apoptotico, differenziativo di varie classi di molecole e prodotti biologici su un’ampia gamma di tumori umani. Le diverse metodiche utilizzate (SRB, MTT, FACS analysis, Live Cell Imaging), utilizzate in condizioni GLP-like, permettono di caratterizzare potency, stabilità, meccanismo di azione e profilo tossicologico delle molecole di interesse, sia singolarmente che in combinazione tra loro.
La stabilità metabolica misura la stabilità delle molecole in sviluppo preclinico mediante uso di epatociti e microsomiepatici di origine umana o altra specie animale. Tale metodica permette di valutare in vitro il metabolismo della molecola e comprendere se è enzimaticamente stabile o metabolizzata nell’organismo secondo pathway definiti.
L’assorbimento intestinale (permeabilità) rappresenta un fattore importante per valutare la capacità di un composto di attraversare l’epitelio intestinale. Tale attività viene eseguita utilizzando il modello cellulare in vitro denominato CaCo2, permettendo di classificare la permeabilità (bassa, media, alta) del composto secondo le direttive della FDA’sBiopharmaceutics Classification System (BCS).