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    Biogem entra in un network di ricerca oncologica europea

    C’è anche l’Istituto irpino nel progetto dal titolo ‘Providing cutting edge cancer research services across Europe’, il cui acronimo è canServ, finalizzato a costruire una rete tra le diverse infrastrutture di ricerca europee che lavorano in campo oncologico, offrendo servizi innovativi ai maggiori soggetti interessati (Dipartimenti universitari, Centri di ricerca, aziende), nell’ambito del programma Horizon Europe (HORIZON-INFRA-2021-SERV-01-01). Tale progetto si struttura in 12 diverse macro aree di lavoro, e Biogem, come partner di BBMRI-ERIC (Biobanking and BioMolecular Resources Research Infrastructure), parteciperà a diversi tra questi.
       Al centro arianese è stata riconosciuta soprattutto la grande esperienza maturata nello sviluppo dei modelli animali innovativi per lo studio dei meccanismi di carcinogenesi. Nello specifico, è l’unico Istituto selezionato per offrire servizi utili alla ricerca sull’efficacia di nuovi farmaci antitumorali, utilizzando come modello il pesce zebra, mediante generazione di animali geneticamente modificati e sviluppo di modelli ‘xenograft’ in embrione e adulto. Il riconoscimento è stato inoltre concesso per la capacità mostrata nello sviluppo e utilizzo di organoidi di origine endodermica, utili alla comprensione dei meccanismi di base della cancerogenesi e nella verifica dell’attività antitumorale di nuove molecole in vitro.
    Biogem è stato infine selezionato come Istituto impegnato in attività di formazione per l’utilizzo di zebrafish nello studio della cancerogenesi e nello sviluppo di nuove terapie.

     

    Ettore Zecchino

    Al via nuovo ciclo seminariale di biologia computazionale UniNa

    Sarà il fisico teorico bocconiano Riccardo Zecchina il primo ospite dell’anno ai seminari di Biologia Computazionale dell’Università di Napoli Federico II. L’incontro, organizzato dal nascente ‘Department of Computing Sciences’ e sponsorizzato da Biogem, si svolgerà il prossimo 21 gennaio e verterà sul panorama di apprendimento nelle reti neuronali deep (profonde) e sulle loro applicazioni mediante algoritmi di apprendimento.
    ‘’Tra gli aspetti più sorprendenti dei modelli di apprendimento basati su reti neurali profonde – anticipa Zecchina - si può annoverare la presenza di un enorme numero di parametri e la non-convessità dello spazio delle soluzioni’’. ‘’Le attuali reti neurali profonde (DNN) sono costituite da milioni (o anche miliardi) di connessioni e il processo di apprendimento mira a minimizzare una funzione di costo non-convessa che misura il numero di errori di classificazione fatti dalla rete’’. ‘’L’evidenza empirica – precisa Zecchina- mostra che questi modelli neurali altamente predittivi possono adattarsi ai dati di training attraverso semplici varianti degli algoritmi originariamente progettati per l’ottimizzazione convessa’’.

    ‘’In questa lezione – annuncia infine lo stesso Zecchina - discuteremo la struttura geometrica dello spazio delle soluzioni (configurazioni a errore zero) in reti neurali non convesse sopra-parametrizzate, quando addestrate per classificare modelli estratti da distribuzioni naturali’’.

    Ettore Zecchino

     Zecchina Biogem

     

     

     

    Visita a Biogem dell'Assessore Regionale alle Politiche Agricole Nicola Caputo

    Gradita sorpresa di fine anno a Biogem, dove, nella mattinata del 30 dicembre, ha fatto tappa l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo. Accompagnato, tra gli altri, dal Presidente Ortensio Zecchino, dal Direttore Scientifico, Giovambattista Capasso, e dal Responsabile area Marketing, Domenico Gambacorta, l’Onorevole Caputo si è concesso una lunga visita alla struttura irpina, tappa del suo ‘Agrintour’, questa volta lungo i territori dell’Arianese.
    Particolare attenzione è stata posta dall’Assessore sulle attrezzature scientifiche all’avanguardia, come il microscopio a due fotoni, e sulle attività del Laboratorio di Proteine Naturali, ma, soprattutto, sui progetti in corso o in fase di lancio, nel settore nutraceutico. Dalle ricerche sulla melagrana a quelle sulla propoli, Caputo ha potuto constatare l’attività di Biogem in un settore di grande interesse per le politiche agricole regionali. E ha potuto apprezzare la capacità del centro di ricerca arianese di fare squadra con altre realtà del territorio, come per i Dottorati appena avviati, in collaborazione con ‘ATI Biotech’, di Castel Baronia, Azienda Vinicola ‘Il Cancelliere’, di Montemarano, e  ‘Serrocroce Birra Artigianale’, di Monteverde, rispettivamente per studi relativi all’alga spirulina, alle vinacce e al luppolo.
    ‘’Nel mio intervento nel corso della visita – ha precisato Caputo – ho spiegato che nella nuova programmazione abbiamo previsto misure ad-hoc per finanziare attività di ricerca e sviluppo nel campo della alimentazione’’. ‘’Quella che si è dischiusa davanti ai nostri occhi – ha infine dichiarato l’Assessore – è davvero una struttura eccezionale’’.

     

    Ettore Zecchino

    Al via tre Dottorati di ricerca con partner aziendali irpini in area nutraceutica

    Saranno l’alga spirulina, il luppolo e le vinacce i principali oggetti di studio di tre dottorandi che Biogem si appresta ad ospitare, grazie al network ‘Dottorati in azienda’, nell’ambito dell’area tematica ‘Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente’.
    Più nel dettaglio, il primo progetto, in partnership con ‘ATI Biotech di Castel Baronia’, punta a sviluppare nutraceutici estratti dall’alga spirulina (Arthrospira), caratterizzata da molteplici proprietà nutrizionali e terapeutiche, e capace di svolgere un’azione antiossidante e antinfiammatoria. Obiettivo principale dello studio è stabilire quale sia l’effetto della spirulina in vivo sul rene, l’organo principale del metabolismo proteico, e sul microbiota intestinale.
    Dopo aver estratto ed identificato le molecole antiossidanti dalle microalghe, queste saranno quindi somministrate agli animali da laboratorio, per studiare la funzione renale. Essendo noto che i nutraceutici possano svolgere delle attività modulanti sulla composizione del microbiota intestinale, ne saranno infine esaminati gli effetti sia in condizioni basali sia in corso di danno renale.

    Il secondo Dottorato coinvolge un’altra eccellenza irpina, la ‘Serrocroce Birra Artigianale’ di Monteverde, e si rivolge ai prodotti di scarto della birra e al loro possibile reimpiego come nutraceutici in campo nefrologico. Le sostanze estratte dal luppolo hanno infatti il merito di stabilizzare il pH urinario, con conseguente potenziale attività benefica sulle funzioni renali. Il progetto prevede la selezione dei prodotti da cui estrarre i nutraceutici, l’estrazione degli stessi, il loro studio in modelli animali di malattia renale cronica e, infine, la validazione in una ricerca pilota su pazienti con malattia renale e in dialisi.

    Il terzo Dottorato include l’azienda vinicola ‘Il Cancelliere’ di Montemarano, e riguarda l’estrazione di molecole antiossidanti dalle vinacce e il loro impiego nella protezione della membrana peritoneale dalla fibrosi, indotta dalla dialisi peritoneale (una delle terapie sostitutive di scelta nei pazienti affetti da malattia renale cronica allo stadio terminale). Verranno quindi testate negli animali da laboratorio sostanze antiossidanti estratte dalle vinacce, (prodotti di scarto derivanti dai processi di vinificazione), al fine di prevenire l’usura della membrana peritoneale e prolungare l’efficienza della metodica dialitica. Tale progetto punta quindi, contemporaneamente, ad  offrire l’opportunità di riutilizzare sostanze di scarto (fattore ambientale), ma anche a fornire nuovi elementi conoscitivi, con potenziali ricadute sulla salute pubblica.

     

    Ettore Zecchino

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