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    Andrea Di Maso

    Andrea Di Maso

    Manager in ambito formativo, coordinatore del Programma UIIP (University-Industry Internship Program), cura, di concerto con i responsabili delle imprese partner, tutte le fasi della progettazione e dell’attuazione del Programma stesso.

    Skill & Expertise

    • Gestione e coordinamento di progetti di reclutamento e formazione di risorse umane, per conto di importanti imprese ICT (Information and Communications Technologies) nazionali e internazionali.
    • Coordinamento del gruppo di lavoro impegnato sul Programma UIIP.
    • Selezione di risorse junior.
    • Career service & tutoring, con particolare riferimento alla definizione dei percorsi di carriera degli allievi di UIIP.
    • HRM Trainer, con particolare riferimento alle tematiche connesse alle soft skills in ambito lavorativo.

    Dottore Di Maso, ci regala qualche flash sulla sua vita, non solo professionale, precedente a UIIP?

    Nato e cresciuto fra Napoli e provincia, faccio parte di quella “generazione di mezzo”, classe 81, difficile da etichettare. Per alcuni, infatti, facciamo parte dei millennials, per altri no. In ogni caso, siamo nati un po’ troppo tardi per cogliere i benefici del boom economico italiano, che lentamente si affievoliva col finire degli anni 80, ma un po’ troppo presto per essere a pieno dei nativi digitali e figli della nuova era del boom tecnologico. E chissà che questa non sia stata una fortuna! Vivere a cavallo fra epoche molto diverse fra loro ci ha infatti insegnato ad analizzare le cose secondo diversi punti di vista, utilizzando vari paradigmi interpretativi. Con la sola costante di un mondo in continua e rapida evoluzione, e con la tecnologia quasi sempre al centro dei cambiamenti sociali e lavorativi!

    Comunque, dopo il diploma di Liceo Classico, nel gennaio 2005 conseguo la laurea in Economia Aziendale all’Università Parthenope di Napoli. Sono sposato, ho una figlia di nome Aurora, un cagnolino (precisamente un Cavalier King) e una grande passione per la squadra campione d’Italia 2022/23 (dopo 33 anni di attesa un po’ di compiacimento è d’obbligo).

    E giunge poi il tempo della straordinaria avventura di Biogem Campus. Quali gli inizi?

    Dopo la laurea ho cominciato a collaborare con l’Università del Sannio, che all’epoca gestiva, mediante il centro di eccellenza RCOST, dei Master post laurea sulle tecnologie del software, localizzati ad Ariano Irpino. Per una serie di ragioni, quell’esperienza stava per volgere al termine, ma intanto, nel territorio arianese, era nata questa importante e innovativa realtà, di nome Biogem Scarl. Grazie alla lungimiranza del nostro Presidente, Ortensio Zecchino, si decise di non dispendere il know how e l’esperienza dei master in tecnologie del software. Tali master furono quindi inclusi nelle attività di Biogem, ma sotto una veste rinnovata, che usciva dal paradigma universitario, per sposare una nuova metodologia, con taglio prettamente aziendale. Di qui, una formazione più snella (in media i nostri corsi durano 8/10 settimane) e sempre più cucita su misura, in base alle esigenze delle aziende, in termini di profili in entrata, aree tematiche trattate, profili in uscita.

    Dal 2010 UIIP diventa, a tutti gli effetti, un’attività di Biogem, e, con il mio gruppo, entro a far parte del team lavorativo di tale ente.

    Come spiegare la natura dell’iniziativa a una persona non particolarmente esperta in materia?

    Bisogna partire dal presupposto che il mercato del lavoro ha un grosso fabbisogno di figure professionali (anche junior) con capacità applicative orientate al settore del digital, e più in generale, del computer sciences.

    Alcune importanti aziende, alla luce delle difficoltà di reperimento di tali profili, hanno deciso di affidare a UIIP la selezione e la formazione di figure professionali junior (laureati di 1° e 2° livello) che, dopo un periodo intensivo di formazione d’aula, con pratica su strumenti digitali (Software di gestione Aziendale SAP, Software per l’Analisi dei Dati, Software per la realizzazione di interfacce Web), vengono inseriti nell’organico delle aziende stesse, prima attraverso una fase di stage e poi con inserimenti contrattuali stabili. In sintesi, UIIP è una vera e propria Academy, (un’anticamera che precede l’inserimento nelle aziende partner del programma), costituita da 8/10 settimane di apprendimento in aula, sia in ambito tecnologico, sia dal punto di vista delle soft skills. Sono quindi valorizzate tutte quelle capacità trasversali (team work, pubblic speaking, approccio professionale, comunicazione in ambito lavorativo) ormai centrali per chi ambisce a percorsi di carriera importanti in ambito aziendale.

    Quale peso l’opinione pubblica attribuisce a questo tipo di formazione?

    In molti ambienti, non solo aziendali, si parla di UIIP come di una vera e propria eccellenza, un modello piuttosto unico nel suo genere. Ciò ci gratifica e ci spinge ad andare avanti con impegno, così come ci gratificano i tantissimi feedback positivi degli ex Uiippers (nome in codice di chi partecipa all’iniziativa). In giro si può trovare anche qualche feedback negativo su UIIP…ma questo fa parte del gioco.
    C’è anche da dire che UIIP non è una passeggiata di salute. Il modello prevede infatti una fase didattica (pratica) in aula dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 18.00, ma poi le attività per gli Uiippers continuano con task di gruppo e consegne quotidiane (di progetti/esercitazioni che simulano consegne progettuali aziendali inerenti alle materie affrontate in aula) che possono arrivare fino alle 3.00 del mattino. Insomma, a UIIP si dorme poco, ma affrontando tutto in team, le poche ore di sonno e lo stress si sentono meno.

    Il rapporto preciso tra Biogem e il Programma UIIP?

    Il programma UIIP è a tutti gli effetti un progetto di Biogem. Le aziende che si affidano a UIIP per la selezione e la formazione di risorse Junior, stipulano una partnership con Biogem, erogando finanziamenti a copertura dei costi di realizzazione delle Academy. Ed è grazie a questi finanziamenti che UIIP è completamente gratuito per chi vi partecipa. Una volta acquisite le commesse aziendali, con gli altri membri del team UIIP, in particolare con l’aiuto prezioso della dottoressa Antonella Saporito, che mi supporta nel coordinamento delle attività, gestisco le varie fasi del progetto (selezioni delle risorse, monitoraggio dell’aula, progettazione/programmazione didattica, erogazione di laboratori soft skills, gestione del processo di placement aziendale), in raccordo costante con i manager di riferimento delle aziende partner del Programma. In questo processo non manca mai il supporto dei principali uffici di Biogem (amministrazione, ufficio tecnico) nonché del Direttore Amministrativo, Tullio Bongo, da sempre prezioso riferimento per quanto attiene la gestione degli aspetti amministrativi delle varie Accademy.

    Quanto è diffuso tale modello in Italia, e, in particolare, nel Mezzogiorno?

    Molte delle iniziative innovative afferenti al settore digital vedono protagonista il Mezzogiorno d’Italia, e spesso proprio la Campania, come hub di riferimento. Non che la questione meridionale sia improvvisamente scomparsa, ma sicuramente in questo settore, ad oggi, non vi è la sensazione di un gap forte con altre aree del Paese. Su questo solco si innesta anche il Programma UIIP, che ormai comincia a vedere fra le sue fila circa un 30% di allievi provenienti dall’Italia Centro-Settentrionale. Segno che questo tipo di modello formativo rappresenta una sorta di unicum nel panorama nazionale, in primis grazie alla completa gratuità per i partecipanti, ma anche per la didattica innovativa, fondata sull’apprendimento pratico e sull’utilizzo di tool applicativi effettivamente utilizzati dalle aziende partner. Senza dimenticare che siamo una delle poche Academy che (post covid) si svolge totalmente in presenza, garantendo non pochi benefici in termini di condivisione dell’esperienza e delle competenze, secondo un paradigma non molto dissimile da quello dei campus di matrice anglosassone.

    Quali sono le imprese più importanti tra quelle che hanno partecipato a UIIP?

    La multinazionale Accenture (attraverso le sue molteplici sedi italiane di Napoli, Bari, Cagliari, Roma, Milano, Torino) è il ‘main sponsor’ della maggior parte delle iniziative formative erogate da UIIP Biogem negli ultimi 10 anni. Fra i partner aziendali di UIIP annoveriamo (a titolo non esaustivo) anche Deloitte, Reply, BGP Management Consulting, Sopra Steria Group, Digitouch.

    Grazie anche alle partnership con queste aziende UIIP ha raggiunto i seguenti importanti numeri: 59 edizioni erogate; circa 4mila giovani formati; un placement aziendale del 98%.

    E le sue edizioni del cuore?

    UIIP 13° edizione, nell’ormai lontano Febbraio 2012, con punte di –10 gradi centigradi e con quasi un mese di abbondanti nevicate che paralizzarono l’Irpinia e ampie zone del Centro-Sud. Non so come, ma siamo riusciti ad andare avanti con i corsi. Insomma, un’edizione per certi aspetti epica.

    UIIP 36° edizione, Settembre 2018…la prima presso la sede di palazzo Bevere, prestigiosa e centralissima sede, che da cinque anni è la casa del Programma UIIP.

     

    Quanto pesa il lato umano e relazionale in corsi così immersivi?

    Capita di incrociare direttamente, o via web, ex allievi di molte edizioni. Spesso ci dicono che UIIP, dal punto di vista umano e di crescita personale, è stata la più bella e significativa esperienza della loro vita.
    Da un lato UIIP mira a fornire competenze tecniche, dall’altro è una palestra per sviluppare e migliorare il lato umano e relazionale di ciascun allievo che partecipa. D'altronde, parliamo di una full immersion di 8/10 settimane, nel corso della quale gli allievi condividono spazi ed esperienze h24, sia in aula sia fuori (anche grazie alla residenza dello studente di Biogem, che ospita 42 UIIppers in ogni edizione). Empatia, spirito di adattamento, capacità di confronto non possono mancare.

    Quale impatto ha il programma UIIP sul territorio?

    Avere ogni anno, complessivamente, 300 giovani (suddivisi in quattro edizioni) che studiano e risiedono (se pur temporaneamente) nel centro cittadino di Ariano Irpino, rappresenta un elemento di vivacità e di sviluppo non banale per il territorio. Da sempre la comunità arianese è ospitale e gentile con i giovani del programma UIIP. A questo aggiungiamo che sono oltre 150 i giovani arianesi o di aree limitrofe al Tricolle ad avere trovato impiego grazie alle opportunità offerte dal programma UIIP.

     

    Le novità già in cantiere e i progetti in corso?

    Al momento si sta svolgendo la 59° edizione del programma, che vede in aula 75 giovani, provenienti da tutta Italia, ma, allo stesso tempo, abbiamo avviato i bandi (presenti sul sito www.uiip.it) e le selezioni della 60° edizione, che prenderà il via il 21 settembre.

    Il nostro progetto? La continuità! Che, mai come in questo caso, non è per nulla banale o scontata. Ogni nuova edizione di UIIP è una piccola start-up che nasce. Bisogna quindi trovare aziende che investano nell’iniziativa, per poi selezionare accuratamente giovani talenti e accompagnarli verso il placement, con un percorso intenso e sfidante

    Sarebbe bello ‘vivere’ fra 10 anni, nel 2033, l’edizione numero 100 del Programma UIIP Biogem.


    Ettore Zecchino


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